Consigli per il restauro

restauro


home storia produzione restauro foto maggiolino al cinema ultima edicion new beetle link contatti

Premesso che un restauro totale e' sicuramente antieconomico, e che quindi e' bene valutare l'acquisto di un modello che non richieda radicali interventi di ripristino, ecco alcuni piccoli consigli da tenere a mente per un acquisto "oculato".

Carrozzeria

I punti, dove la corrosione puo' attaccare, da tenere sotto controllo sono l'interno dei parafanghi (sia anteriori che posteriori) nella zona di fissaggio alla carrozzeria, i sottoporta e gli attacchi delle predelle. Il pianale di norma non e' attaccato dalla ruggine (escluso il cabriolet) al limite e' da controllare il pozzetto dove e' alloggiata la batteria (sotto il divano posteriore). Lo scatolato che unisce il sottoporta al telaio ad esempio, essendo il progetto del Maggiolino molto datato, e' raggiungibile soltanto smontando il pianale: intervento che richiede molte ore di manodopera. L'anzianita' del progetto pero' presenta anche alcuni vantaggi: tutte le parti (escluso la cellula abitativa) sono imbullonate consentendone lo smontaggio e la lavorazione sui singoli pezzi con notevole risparmio di tempo. Per i modelli Cabriolet non dimentichiamoci di controllare attentamente anche le portiere: essendo prive di montante (solo la cornice dei cristalli) l'acqua puo' penetrare al suo interno con danni facilmente immaginabili.
Un occhio di riguardo va alla capote. Essendo costruita molto accuratamente una sua sostituzione incide non poco sul costo finale del restauro: controllare attentamente mantice e telo e' buona norma. Mantici rotti e teli lacerati possono sconsigliarne l'acquisto. La reperibilita' delle parti di ricambio e' ottima, l'unico particolare che difficilmente si trova e' il rivestimento del pianale e dovendo rivolgersi all'opera di un abile tappezziere (sommando anche il costo del kit completo di guarnizioni) questo fa sensibilmente lievitare i costi.

Motore

Il motore boxer del Maggiolino, se usato nell'arco dei giri di miglior resa e praticata la manutenzione ordinaria (ossia cambio olio ogni 10.000 Km e registrazione di punterie e accensione) e' praticamente eterno durando spesso anche 200.000 Km. L'intervento piu' frequente riguarda sempre la revisione di canne cilindri e teste meno sovente l'albero a camme o il "collo d'oca" essendo questi particolari sovradimensionati. Una valida alternativa puo' essere costituita dall'acquisto di un motore di rotazione fornito direttamente dal "Volkswagen Group Italia" (ex Autogerma, importatore Volkswagen per il nostro paese) o da ditte specializzate, ma questa soluzione compromette l'originalita' del mezzo. La revisione della frizione puo' essere un fattore che incide sul costo piu' che altro per la manodopera: il kit completo comprende piatto spingidisco, molla e disco ad un prezzo normale, il fatto e' che deve essere tirato giu' tutto il motore per la sua sostituzione. Anche la scatola di sterzo (a circolazione di sfere) non avendo il gioco recuperabile, quando bisogna intervenire necessita di revisione completa. Per ultimo l'impianto elettrico: da quando e' stato adottato l'impianto a 12 volts sono scomparsi tutti i problemi che affliggevano i vecchi modelli: spesso infatti, utilizzando contemporaneamente accessori che richiedono molta energia elettrica (fari, tergicristallo etc.) si hanno notevoli cali di tensione con i problemi del caso (modelli a 6v).

restauro
Per esemplari in questo stato e' sconsigliato il restauro.